Educazione alla legalità, prevenire la violenza contro le donne.
Nell’ambito delle attività di Educazione alla legalità sviluppate nel corrente anno scolastico, un rilievo significativo hanno assunto i momenti dedicati al tema della prevenzione della violenza di genere e dell’educazione alle differenze.
Fra questi, particolarmente significativa ed efficace, la rappresentazione teatrale dell’opera Malanova alla quale hanno assistito 238 studenti del triennio dei corsi AFM CAT RIM e diversi docenti.
Malanova e’ “una cattiva notizia, qualcosa che avresti voluto non sapere” e il lavoro teatrale, forte e commovente - messo in scena da SciaraProgetti Teatro e ispirato all’omonimo romanzo scritto dalla giornalista Cristina Zagaria e da Anna Maria Scarfò che ha reso pubblica la storia di sconvolgente violenza realmente accaduta in un paese della Piana di Gioia Tauro, “terra di ‘ndrangheta e di arance”, ai danni della piccola Anna Maria “senza nome e protezione” e innamorata di uno dei carnefici - porta sul palcoscenico una storia d’Italia “in ogni suo dove”, nel tentativo di trasformare la retorica della denuncia in una esplorazione sulla responsabilità, sulla convivenza civile, sul rispetto, sull’onore, sul coraggio e sull’amore.
Con l’iniziativa, resa possibile dalla collaborazione, per il quarto anno consecutivo, con la Compagnia SciaraProgetti che predilige la rappresentazione di tematiche sociali e dei conflitti umani, si è voluta presentare agli studenti la drammatica attualità del fenomeno della violenza di genere per consentirne la comprensione più immediata grazie all’uso della parola ritmata, la scena costruita da una simbolica gabbia aperta, la narrazione pluripersonale e mossa da punti di vista diversi espressi dall’intermittenza delle luci e dei toni, tutti codici artistici che sollecitano immediata attenzione ed emozioni negli spettatori.
L’opera ha saputo parlare di donne e di violenza mettendo al centro della scena il corpo e il cuore di un uomo, Salvatore «che si interroga sulle cose viste e sentite, sul rispetto, sull’onore e sul coraggio», ha saputo capovolgere i punti di vista, suscitare domande e soprattutto l’aspirazione che la realtà possa cambiare.
La bravura dell’attore e coautore Ture Magro si è rivelata non solo sul palcoscenico ma anche nel dibattito con gli studenti che al termine della doppia rappresentazione lo hanno interrogato sulla scelta del tema, sulla scenografia ma soprattutto sul presente di Anna Maria.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Cremona.
L’impegno dell’Istituto per lo sviluppo della cultura del rispetto e della solidarietà si è, inoltre, manifestato attivamente con la partecipazione al Progetto d’arte relazionale condivisa VivaVittoria (organizzato dalle Associazioni Rete donne Cremona e Forum Terzo Settore in collaborazione con Comune di Cremona), grazie al contributo dell’intera comunità scolastica e delle famiglie, finalizzato alla raccolta fondi per la ristrutturazione di un alloggio protetto per l’accoglienza di donne vittime di violenza.
Infine, l’approfondimento che prosegue negli anni su questo tema con un gruppo limitato di studenti, la classe 4B RIM, ha indotto alcune studentesse a voler testimoniare del lavoro svolto e partecipare al Concorso Io rompo il silenzio con un video da loro montato.
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Attivi e sensibili contro la violenza di genere. | 976.79 KB |