Su desiderio del Questore Gaetano Bonaccorso si è svolta questa mattina, presso l’istituto Ghisleri un incontro commemorativo in onore del poliziotto Stefano Villa, nato il 9 maggio 1970 e morto in servizio il 23 settembre 1995. Fu proprio in questa scuola, quella che il poliziotto frequentò in gioventù, che proprio lo scorso anno si svolse una cerimonia per l’intitolazione a lui dell’aula magna e la realizzazione di un monumento in suo onore nel giardino. Nella mattinata di oggi, dunque, il comandante della Polizia Stadale Federica Deledda ha incontrato un centinaio di studenti della scuola.
“Stamattina abbiamo ricordato Stefano per come era stata la sua vita e per come si era caratterizzata” racconta Deledda. “Ma abbiamo anche parlato di concetti importanti: eroismo, legalità, valore della vita e sacrificio. Eroismo che può essere declinato nello spirito di servizio di ogni giorno. Se si può trovare un senso nel sacrificio di Stefano, va trovato nell’impegno che ciascuno deve mettere nel proprio quotidiano.
Bisogna perseguire una legalità che s concretizzi con il rispetto della legge praticato ogni giorno. Allora il senso della morte di Stefano deve essere ricercato nell’esempio e nella testimonianza. La sua morte non deve essere un evento sterile ma un seme fecondo che deve portarci a riflettere e ad agire”.
All’incontro con gli studenti erano presenti anche molti agenti della Polizia Stradale, oltre a Enrico Villa, padre di Stefano. “Siamo andati a prenderlo a casa, perché nella Polizia di Stato i familiari degli agenti diventano membri della grande famiglia che siamo” ha sottolineato Deledda, che ha poi ricordato come questo evento si inserisca “nelle celebrazioni per il 70 anniversario di fondazione della polizia stradale, che è quella che ogni anno paga il tributo più alto in termini di ferite e di vittime. E Stefano è la testimonianza di questo sacrificio”.
La storia.
Il 27 settembre 1995, durante un servizio di polizia giudiziaria presso il casello di Melegnano, Villa intervenne insieme ad un collega per impedire il compiersi di una rapina a mano armata ingaggiando un violento conflitto a fuoco il rapinatore: il collega, l’ispettore Marco Calderoni, venne ferito gravemente mentre Stefano Villa, all’età di soli 25 anni, perse la vita.
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Al Ghisleri il ricordo di Stefano Villa | 670.61 KB |