Il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un lungo elenco di nomi, circa novecento, di vittime innocenti. La città simbolo per il 216 è stata Messina e il tema scelto era “Ponti di memoria, luoghi di impegno”; tuttavia, come ha spiegato Silvia Camisaschi, responsabile del coordinamento provinciale Libera-Cremona, quest’anno si è deciso di creare mille luoghi della memoria, estendendo l’iniziativa contemporaneamente a mille città italiane, tra cui Cremona. Il Centro per la Legalità di Cremona e la Consulta studentesca, hanno collaborato con il Comune e con Libera per la buona riuscita dell’iniziativa.
Il corteo silenzioso è stato scandito da due momenti musicali, durante i quali, i ragazzi hanno intonato “I Cento passi” dei Modena City Ramblers, brano dedicato a Peppino Impastato e “Cuore” la canzone che Jovanotti ha composto in occasione dell’omicidio del giudice Falcone.
Le classi terza e quarte hanno lavorato sul tema degli imprenditori vittime delle mafie, mentre la seconda si è occupata dei bambini, figli di mafiosi o accidentalmente coinvolti in attentati non direttamente volti a colpire loro o i familiari. Le classi hanno analizzato le biografie delle vittime ed hanno pensato di far conoscere i loro nomi attraverso dei cartelloni, poi esposti nel cortile Federico II; invece per ricordare i bambini, si è pensato di riportare i loro nomi su striscioline colorate, legate ad un filo, ma che potessero svolazzare al vento, come omaggio alla libertà violata di queste brevi vite spezzate.
Gli alunni Dolfini, Galati, Ferrari, Trabucchi, Piva, Agovino, Barbieri, Dastic, Anghel e le classi 2BRim, 3BRim, 4BRim e 4BAfm, dopo un lungo lavoro di preparazione, coordinato dalla prof.ssa Gruppi, hanno partecipato al corteo in ricordo delle vittime, che è partito dal giardino della Stazione di Cremona, dove si trova la targa in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; per raggiungere cortile Federico II, cuore delle istituzioni cittadine.